lunedì 1 ottobre 2007

La Clave


Uno degli argomenti più spinosi da affrontare, nell'ambito di una migliore comprensione della musica della Salsa è la fondamentale ritmica della CLAVE ( due bastoncini di legno che vengono percossi fra loro secondo una misura matematica che forma la struttura portante per l'orchestra ).
La clave è presente in molte musiche afro-caraibiche come la Rumba o il Son cubano, con la funzione di scansione base nella costruzione della frasatura musicale; infatti, con 5 colpi, scanditi secondo modelli diversi, delimita la frase musicale e dà ai ballerini dei punti di riferimento costanti
Tanto importante è la funzione della claves che a Cuba si è sempre usato dire: "Sin clave no hay son" (Senza la clave non esiste il son). questa frase da sola basterebbe a sottolineare l’importanza della clave nella salsa e in altre musiche caraibiche in genere. Ma cos’è la clave???
La clave come strumento nasce a Cuba, derivando probabilmente dall'uso improprio delle caviglie marinare. Queste erano infatti corti paletti di legno duro che ben si prestavano, date le loro caratteristiche sonore, ad essere utilizzati come strumento musicale.Sono due bastoncini di forma cilindrica, fatti di legno molto duro, uno dei quali può essere di maggiori dimensioni e scavato all’interno in modo da ottenere più volume e una sonorità più brillante.
Le claves sono infatti un idiofono a concussione, una si tiene appoggiata nella mano chiusa a coppa che funge da cassa armonica e l'altra vi viene fatta sbattere nel punto mediano con un movimento morbido e rilassato. Il suono è acuto e penetrante, facilmente udibile in qualsiasi contesto sonoro.
Percossi fra loro (con abilità) danno vita a una figura ritmica chiamata anche lei clave che può avere due direzioni: clave 2/3 o clave 3/2, detta anche "clave rovescia" ( anche se molti non conoscono questa seconda direzione pensando e affermando che "ballare in clave" significa ballare solamente sull’ "2", non sapendo che "ballare in clave" significa anche ballare sull’ "1", ma fortunatamente è una piccola minoranza).
Tutti i musicisti mentre suonano "salsa" pensano, interpretano e improvvisano in funzione della clave.
Esistono inoltre altre figure ritmiche della clave ad esempio la clave di rumba e la clave brasiliana. Entrambe si possono ritrovare in alcuni frangenti o interi brani del genere salsero. Quella di rumba fa ritardare di ½ battito il terzo colpo dei 3, mentre quella brasiliana fa ritardare di ½ battito il secondo colpo dei 2.
Altro strumento importantissimo per la ritmica è la CONGA, che suona tipicamente un colpo secco ("pa") al "2" e al "6" e due colpi profondi ("cum cum") al "4e" ed all’ "8e" ( da questo si deduce che ballare seguendo la conga, vuol dire ballare e sul "2" o sul "6" musicale e non sull’ "1" o sul "5". Infatti nello stile portoricano, se si decide di ballare sul "2", si balla seguendo il "2" musicale attraverso l’ascolto della clave 2/3 o della CONGA).
(frase presa dal testo professionale unificato e approvato dal CIDS " Le Danze Caraibiche Latino Americane", valido per ogni riferimento tecnico - stlistico di tutte le gare e per la distinzione dei livelli bronzo, argento, oro delle figure ammesse nelle gare di classe C e B, per il conseguimento del Diploma di Maestro di Ballo).

L'importanza di ballare sulla clave deriva dal fatto che questo strumento scandisce ben precisi punti di riferimento, determinando l'azione dei piedi del ballerino (in particolare durante i pasitos o open shines), dandogli grandi possibilità espressive .
La clave 2/3 inizia la sua azione dopo il primo battito musicale marcando il 2 e il 3 con due colpi veloci; il ballerino che balla sulla clave, quindi, entra subito dopo l'1 direttamente sul 2
Il risultato finale è un dominio assoluto del ritmo e della musica, " vissuto " dal di dentro e con grande musicalità; certamente durante le esecuzioni orchestrali la clave si sente poco, sommersa dal suono degli altri strumenti (mentre la conga si sente sempre benissimo), per cui è necessario costruirsi uno schema mentale con cui suonarsela mentalmente, ascoltando dove inizia la fase musicale, cioè l'1.
Con un pochino di pratica la localizzazione del primo battito di ogni frase musicale diviene chiara: è il punto dove di solito il cantante inizia a cantare, dove l'orchestra attacca, dove un solista o un gruppo di strumenti "entra".
La salsa musicalmente parlando è un tempo quaternario, ovvero un 4/4. La clave, che è la struttura ritmica sulla quale si basa ogni composizione salsera si scrive però (anche per una facilità di lettura) su due battute ed è importante se si vuol ballare su di essa suddividere il tempo in otto crome: un-dos-tres-cuatro-cinco-seis-siete-ocho. Alcuni insegnanti abituano i loro allievi a contare per ogni battuta solo i primi tre tempi della musica, ovvero: un-dos-tres; un-dos-tres. è a mio parere un'attitudine controproducente perchè c'è il rischio che l'allievo dimentichi che esiste un quarto tempo dove generalmente cade la pausa. Inoltre se si vuole ballare a tempo e sulla clave è fondamentale entrare sempre sull'uno della prima battuta.
La maniera piu' idonea per contare il compas della salsa diventa quindi: un-dos-tres-pausa; cinco-seis-siete-pausa.
“Ma io ballo come mi sento e su qualsiasi tempo…” ci sono infatti molti ballerini che entrano sulla musica come gli pare (soprattutto quelli che non hanno una preparazione musicale): alle volte sull'uno, alle volte sul due, alle volte sul tre dipende da come in quel momento essi sentono la musica….. ma se è vero che salsa è espressione del corpo e divertimento quindi potrebbe sembrare corretto agire in questo modo, musicalmente parlando questa teoria è inaccettabile. In quanto esiste un pentagramma musicale e quindi se il nostro intento è quello di ballare sulla clave esistono soltanto due maniere possibili di farlo: a tempo (quindi sul battere) o in controtempo (su levare). A confortare questa tesi esistono le già citate clavi 3/2 e 2/3, questo ci spiega perchè la salsa si può ballare sia tempo che in controtempo. Se balliamo a tempo siamo sulla clave 3/2, se balliamo in controtempo invece siamo sulla clave 2/3, che non a caso è considerata la chiave del son, ballo che veniva eseguito rigorosamente in controtempo. Tutti i balli di origine afro-cubana nascono infatti in controtempo seguendo i colpi delle percussioni che hanno l'accento forte appunto sul secondo tempo della musica.
Infine scendendo più sul dettaglio possiamo affermare che la clave come concetto musicale è un pattern o patron, per dirlo in spagnolo, di due misure; una sincopata composta di tre colpi ed una lineare di soli due.
questa suddivisione asimmetrica e binaria (nel senso che è composta da due misure) del tempo caratterizza e condiziona fortemente la musica cubana e latina in generale. Infatti tutti gli elementi costitutivi di un brano musicale ovvero pattern ritmici, melodie e cambi armonici sono sempre perfettamente correlati con la clave e si appoggiano o si intersecano sui suoi accenti. La battuta sincopata, considerata forte è sempre contrapposta a quella lineare o debole ed il loro accoppiamento crea un continuo alternarsi di tensione e rilassamento ritmico della musica.

Luciano Desideri (Hermanos de clave)

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